Informazione di garanzia e informazione sul diritto di difesa

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Dire informazione di garanzia o avviso di garanzia significa dire la stessa cosa, ma quando si parla di informazione di garanzia si parla anche, spesso, di informazione sul diritto di difesa. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono.

-Informazione di garanzia.
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Il PM, nel momento in cui deve compiere un atto garantito, ossia un atto al quale il difensore deve assistere, è obbligato ad inviare all’indagato ed alla persona offesa l’avviso o informazione di garanzia. Si tratta di una procedura che serve a garantire il diritto alla difesa sia della persona verso cui si svolgono le indagini sia della persona offesa.

Molte sono le informazioni contenute all’interno dell’informazione di garanzia, ma la più importante è quella dell’invito a nominare un difensore di fiducia oppure nel caso in cui l’indagato non si decida a farlo, sarà il Pubblico Ministero stesso a nominare un avvocato d’ufficio, richiedendo il nome di tale avvocato all’ufficio del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.

L’informazione va inviata per posta tramite ricevuta di ritorno e, al suo interno, oltre all’invito a nominare un difensore, vi devono essere indicazioni relative alle norme di legge che si pensa siano state violate, alla data e al luogo del fatto, all’attribuzione provvisoria del reato. In merito a quest’ultima situazione, va ricordato che, durante le indagini preliminari, l’accusa può essere cambiata più volte, ma non è necessario che ad ogni nuova modifica corrisponda l’invio di una nuova informazione di garanzia all’indagato, in quanto l’indagato sa già che esistono indagini in corso su di lui, per cui può esercitare tranquillamente il suo diritto di difesa. In tal modo, l’indagato potrà seguire lo svolgersi dell’indagine e rendersi conto della possibilità che escano fuori ipotesi di accusa diverse da quelle contenute nell’iniziale informazione. Infatti, nell’informazione di garanzia è previsto anche che si trovi l’avviso all’indagato e alla parte offesa, nel momento in cui questi dovessero richiederla, di ottenere la comunicazione delle iscrizioni presenti nel registro degli indagati.

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-Informazione sul diritto di difesa.

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Spesso, insieme all’informazione di garanzia viene inviata all’indagato anche l’informazione sul diritto di difesa, inviata dal PM nel momento in cui si deve svolgere il primo atto al quale il difensore deve assistere, ma sempre prima dell’invito a presentarsi per essere interrogato, quindi, successivamente, insieme all’avviso di conclusione delle indagini preliminari. In questa comunicazione vi sono vari elementi che servono a far conoscere all’indagato tutti gli obblighi e le facoltà che riguardano la difesa d’ufficio, come:

-l’obbligo della difesa tecnica nel processo penale, indicando la facoltà e i diritti che la legge attribuisce alla persona indagata;
-il nome del difensore d’ufficio e le principali informazioni su di lui;
-la facoltà di nominare un difensore di fiducia, ma con l’avvertimento che, se così non fosse, l’indagato sarà assistito da quello nominato d’ufficio;
-l’obbligo di pagare il difensore d’ufficio, a meno che non si abbiano i requisiti per accedere al patrocinio gratuito e l’avvertimento che, se non vi sarà alcuna retribuzione, allora, si procederà ad esecuzione forzata;
-l’indicazione di come avere accesso al patrocinio gratuito.
-Rapporti tra informazione di garanzia e informazione sul diritto di difesa.

Per quanto riguarda i rapporti tra l’informazione di garanzia e l’informazione della persona sottoposta alle indagini sul diritto di difesa, si può dire che l’informazione di garanzia è dovuta quando è necessario compiere un atto, anche se non per forza prima dello stesso o insieme ad esso, mentre l’altra informazione è dovuta prima dell’invito all’indagato a presentarsi per l’interrogatorio, cioè in un momento precedente o simultaneo al compimento del primo atto stabilito, al quale deve assistere il difensore, rimanendo esclusa la necessità di tutte e due le tipologie di informazione laddove sia stato già nominato un difensore di fiducia, anche se fatta nell’ambito di un procedimento al quale se ne sono aggiunti altri.

-Le indagini preliminari.

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È importante parlare anche delle indagini preliminari, in quanto si tratta di una fase molto importante che precede l’invio dell’avviso di garanzia. Infatti, durante le indagini preliminari, il PM e la polizia giudiziaria svolgono tutte le indagini necessarie a permettere l’esercizio dell’azione penale, il che significa che il PM e la polizia giudiziaria sono tenuti ad acquisire anche tutte le prove a favore dell’indagato, considerando il fatto che le indagini preliminari servono solo a stabilire se ci sono le basi per poter esercitare l’azione penale.

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L’inizio spetta alla polizia giudiziaria, la quale può dare inizio alle proprie indagini in modo autonomo, acquisendo tutti gli elementi necessari e avvisando per tempo il PM.

Al contrario di ciò che accadeva prima della riforma, però, oggi, le indagini preliminari non hanno più un valore probatorio, in quanto si dà molta più importanza al contraddittorio, per cui nelle indagini preliminari si cercano solo elementi di prova per capire se può essere esercitata o meno l’azione penale.