Come difendersi dopo un avviso di garanzia - avvocato

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L’invio dell’avviso di garanzia rappresenta il momento in cui la persona che viene sottoposta ad indagini prende coscienza della posizione nella quale si trova, sempre tenendo presente il fatto che ricevere questo avviso di garanzia non significa che si è imputati, ma che si è semplicemente indagati e che solo successivamente si potrà passare a divenire imputati. È per questo che nel ricevere l’avviso di garanzia non ci si deve spaventare, ma bisogna considerarlo come uno strumento importante per conoscere la propria situazione e, quindi, agire immediatamente per potersi difendere, mediante la nomina di un bravo difensore di fiducia.

-L’importanza del diritto di difesa.

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Nel momento in cui ad un individuo viene attribuito un atto punibile e gli si fa venire a conoscenza dell’esistenza di indagini che si stanno svolgendo su di lui, indagini che hanno portato a delle prove sufficienti a continuarle e che richiedono degli atti ai quali sarà tenuto ad assistere il difensore dell’indagato e, in alcuni casi, anche l’indagato stesso, è normale che tutto questo implichi l’esercitazione del diritto di difesa, considerando anche il fatto che l’indagato è venuto a conoscenza dell’esistenza di tale situazione.

Con l’esercitazione del diritto di difesa, infatti, l’indagato non solo saprà dell’esistenza di indagini su di lui, ma potrà conoscere anche altri aspetti relativi alle indagini e, tra questi, le azioni portate avanti contro di lui; la ricerca di prove che dimostrino la sua estraneità ai fatti; la non condivisione di quanto è stato fatto fino a quel momento relativamente alle indagini condotte su di lui.

Per fare tutto questo, però, è necessario che tutte le parti coinvolte possano contare sull’aiuto di un bravo avvocato che, in base all’avviso di garanzia, può essere scelto dall’indagato stesso, altrimenti, gli verrà assegnato un avvocato d’ufficio.

È importante, a tale scopo, che l’indagato sappia in maniera chiara e precisa tutto quello che lo riguarda e che concerne le indagini nei suoi confronti, in modo da avere il quadro completo della sua situazione e di ciò a cui dovrà andare incontro. Inoltre, dovrà avere ben chiaro ciò di cui viene accusato, ma anche dei diritti che può esercitare, in modo che, una volta nominato un difensore di fiducia, possa stabilire con lui la migliore strategia difensiva da portare avanti. Infatti, ci si può difendere bene solo se si conosce veramente ciò per cui ci si deve difendere, soprattutto se si arriverà al processo penale, anche perché potrà succedere che, nel corso di ulteriori indagini, emergano altre prove o che annullano quelle trovate in precedenza o che le confermino e che, quindi, obblighino a procedere.

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-La figura dell’indagato.

Anche se l’arrivo dell’avviso di garanzia indica che ci sono delle indagini in corso su una persona che è stata accusata di avere a che fare con un reato, ciò non significa che la colpevolezza di tale persona sia già stata stabilita in maniera definitiva, in quanto è necessario portare avanti delle ulteriori indagini, anche da parte del difensore stesso dell’indagato, in modo da stabilire con certezza quale sia la verità.

Naturalmente, l’indagato viene a conoscenza delle indagini nei suoi confronti solo dopo che sono state compiute delle indagini preliminari che hanno riscontrato una qualche implicazione dell’indagato nel reato in questione, ma l’avviso di garanzia gli dà l’opportunità di difendersi con la scelta dell’avvocato giusto e con la possibilità di conoscere alcuni aspetti delle indagini e, quindi, capire in che direzione vanno e cosa può fare affinchè il suo diritto di difesa venga esercitato pienamente.

Nel corso delle indagini, poi, l’indagato potrà essere coinvolto in tutti quegli atti che richiedono la sua presenza e che sono necessari per arrivare alla verità, in modo da capire se la sua condizione di indagato debba trasformarsi in qualcosa di più o se le prove trovate non sono sufficienti a stabilirne la colpevolezza e, quindi, a non trasformarlo in imputato.

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-I diritti dell’indagato.

Dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, l’indagato può parlare tranquillamente con il proprio avvocato, sia se ne sceglie uno di fiducia, sia se si vede assegnare uno d’ufficio, il che è molto importante, in quanto l’avvocato lo potrà indirizzare sulla strada migliore da seguire, in modo da evitare di commettere errori che lo potranno penalizzare in un possibile e futuro processo penale.

Permettere al’indagato di ricevere informazioni sull’indagine in corso e di capire come stanno le cose veramente, è importante per fargli esercitare al massimo il suo diritto di difesa, garantendo anche la partecipazione al suo difensore a tutti quegli atti che richiedono la sua presenza e che servono a garantire la correttezza del procedimento. Solo nel momento in cui tutte le indagini sono state concluse ed è stato fatto ciò che si doveva fare, il giudice può decretare la conclusione ufficiale dell’inchiesta e, se è emersa la colpevolezza dell’indagato, procedere affinchè egli diventi imputato.