Avvocato esperto in penale informazione di garanzia

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Quando si parla di informazione di garanzia, ci si riferisce a quello che, solitamente, viene chiamato avviso di garanzia e che consiste nel far sapere ad una persona indagata per un reato, ma anche alla persona offesa dal reato stesso, che si stanno svolgendo delle indagini su di lui. L’informazione di garanzia è utilizzata solo in alcune circostanze, ma rappresenta qualcosa di importante per vari motivi, soprattutto per il fatto che permette all’indagato di conoscere la sua situazione, in modo da pianificare in tempo la sua difesa e cercare il miglior avvocato per farsi difendere.

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-Cosa si intende con informazione di garanzia?

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L’informazione di garanzia, più comunemente chiamata avviso di garanzia, indica un provvedimento definito dal diritto processuale penale, i cui destinatari sono l’indagato e la parte offesa. Ad essi, il Pubblico Ministero comunica i fatti in questione, oggetto d’indagine; le leggi che sono state trasgredite; lo svolgimento di ‘atti garantiti’, ossia atti ai quali l’indagato può assistere con il suo difensore.

È per questo che nell’informazione di garanzia c’è il consiglio all’indagato di scegliere il proprio difensore di fiducia da nominare.

Non per tutte le attività, però, è prevista l’informazione di garanzia, in quanto ciò si verifica solo nel caso delle cosiddette attività garantite, ossia nel caso di quelle attività che richiedono che il difensore dell’indagato sia presente. Quando si parla di attività garantite, ci si riferisce all’interrogatorio, all’ispezione e al confronto, anche se all’ispezione l’indagato non partecipa.

Naturalmente, all’indagato viene data la possibilità di nominare un proprio avvocato di fiducia, in modo che lo possa aiutare a stabilire la migliore strategia difensiva per un eventuale processo penale. Se, però, l’indagato non riesce a trovare un difensore, allora, sarà il magistrato a nominarne uno d’ufficio, scegliendolo fra quelli che fanno parte dell’ordine degli avvocati a cui si riferisce.

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-Come si riceve l’informazione di garanzia.

L’informazione di garanzia viene inviata attraverso posta raccomandata con ricevuta di ritorno, ma se questo tipo di invio si rivela inefficace, allora, la comunicazione può essere effettuata, manualmente, tramite un ufficiale giudiziario o la polizia giudiziaria.

Con questa notifica si mira a far sì che il diritto di difesa della persona sottoposta ad indagine sia esercitato pienamente, ma si vuole anche tutelare pienamente la persona offesa. Questa tutela riguarda il momento in cui il PM inizia a svolgere gli atti non ripetibili, per i quali la presenza della difesa dell’indagato è necessaria, presenza che garantisce, appunto, che vengano salvaguardati i diritti di quelli che rientrano nel procedimento penale (indagato e persona offesa).

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In realtà, l’indagato e la persona offesa non dovrebbero neanche poter avere un confronto con l’accusa se non fosse prevista anche la presenza del difensore dell’indagato e di consulenti tecnici che proteggano i diritti dell’indagato e della parte offesa, anche perché se non fosse così, l’accusa potrebbe svolgere tranquillamente atti irripetibili, come nel caso di accertamenti medici che non possono essere più ripetuti, per vari motivi, dopo averli già fatti una volta, motivi che possono essere legati al troppo tempo trascorso.

-Quali sono gli atti garantiti?

Gli atti garantiti sono quegli atti per i quali è necessaria la presenza del difensore dell’indagato e, in alcuni casi, dell’indagato stesso.

Tra gli atti garantiti, i principali sono:

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-l’interrogatorio, l’ispezione e il confronto, ai quali deve partecipare il difensore della persona indagata e l’indagato stesso, anche se nel caso delle ispezioni, non sempre è richiesta la presenza dell’indagato;
-gli accertamenti tecnici, cioè quelli che riguardano ciò che può essere modificato;
-le perquisizioni ed i sequestri che, però, si riferiscono a quegli atti che non possono essere svolti dopo averlo comunicato all’indagato, in quanto sono ‘atti a sorpresa’ che risultano validi perché si basano sul fatto che la persona che li subisce non lo sa perché, altrimenti, non servirebbero a nulla. Si tratta di situazioni in cui l’informazione di garanzia viene portata all’indagato contemporaneamente all’esecuzione dell’atto stesso.

In tutti questi casi, comunque, se il PM non effettua nessun atto garantito che richieda la partecipazione del difensore, l’indagato non riceverà nessuna informazione di garanzia.

-Informazione di garanzia come tutela dei diritti.

L’informazione di garanzia è importante perché garantisce la tutela dei diritti dell’indagato e della parte offesa, tutela che può avvenire sotto diversi aspetti, che possono riguardare, ad esempio, la correttezza delle procedure oppure le indicazioni sulle indagini in corso.

La tutela, nell’ambito dell’informazione di garanzia, riguarda anche i diritti dell’indagato che, venendo a conoscenza delle indagini su di lui, può fare in tempo a farsi difendere nel modo giusto e con il giusto difensore.

Quando si parla dell’informazione di garanzia, si parla di ‘atto dovuto’, anche se non è corretto dire così, in quanto tutti gli atti che caratterizzano la procedura penale sono dovuti, essendo previsti dalla legge, per cui si può parlare in tal senso solo in relazione ad uno specifico caso.